22 agosto 2019

Un Collaudo Lean per le nostre Macchine Confezionatrici

Il nostro processo di collaudo garantisce standard elevati di sicurezza per fornire maggiori garanzie ai futuri utilizzatori della macchina

Alcune settimane fa, parlando di Lean, abbiamo accennato alle soluzioni applicate per ottimizzare il collaudo macchine in termini di sprechi e consumi, con il recupero del 100% dell'acqua utilizzata e il riutilizzo dei cartoncini triturati.

Oggi parliamo ancora di collaudo, concentrandoci sul continuous improvement che da diversi anni coinvolge i processi di controllo adottati, per garantire standard sempre più elevati e dare maggiori garanzie ai futuri utilizzatori della macchina.

I nostri clienti infatti partecipano in sede ai test finali di performance - 30 minuti di prova continua con zero errori per ogni formato - in simultanea con il training, acquisendo un know-how che si arricchirà poi del manuale operatore e ricambi oltre a quello per i settaggi, lo stesso utilizzato da manutentori e tecnici.

L'obiettivo a lungo termine è permettere di mantenere e riportare in autonomia la macchina alle condizioni ottimali. Quello a breve è di fornire una macchina confezionatrice collaudata al 100%, già presettata e “pronta per l’uso”, consentendo la sostituzione con i vecchi macchinari e/o l’avvio della produzione in tempi minimi.

Un altro obiettivo è stato già raggiunto per i nostri fornitori, ed è legato all'integrazione tra la macchina e i gruppi funzionali optional, come la schiumatrice o il Self-Cip, testati in fase finale ma già ottimizzati in fase di pre-collaudo, grazie a un lavoro di cooperazione e scambio di conoscenze diretto.

Negli anni sono migliorate anche le verifiche sul packaging e sui tappi: per massimizzare le performance di efficienza del collaudo ed evitare intoppi durante i test in macchina, appena ricevuto il materiale dai fornitori vengono subito effettuati controlli della qualità generale e delle saldature.


Durante il collaudo, viene invece verificata la formatura, con il check sull'allineamento del tetto e la snervatura corretta del cartone, ed eseguite analisi delle saldature su confezioni e tappi, con il controllo delle zone lucide e il DYE test per verificare possibili zone di contaminazione e perdite grazie al liquido penetrante colorato. L'ultimo test sul packaging è poi quello della pesatura, che permette di monitorare ed ottimizzare i settaggi per la corretta dosatura.


La fase conclusiva di tutto il processo, dopo ovviamente tutte le verifiche meccaniche di settaggio, è quella del test con il perossido e infine la macchina viene completamente pulita da ogni residuo ed è finalmente pronta!

L’affinamento dei processi avvenuto durante gli anni ovviamente non è solo merito nostro. Ci siamo infatti avvalsi del supporto del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell'Università di Udine per ottimizzare ogni aspetto della sicurezza alimentare, e di quello del Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell'Università di Padova per il miglioramento delle procedure e lo studio di soluzioni ingegneristiche innovative e performanti.

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