21 luglio 2022

Contenitore brick, BrikⓇ o Gable Top

Contenitori in brick, Gable Top o BrikⓇ​: che differenze ci sono? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.​

Per i non addetti ai lavori può non essere chiara la distinzione tra i diversi contenitori in cartone per alimenti. Rimediamo subito!

Contenitore brick: è la definizione generica della confezione in cartone poliaccoppiato (ovvero composto da più strati di materiali sovrapposti) e a questo nome vengono solitamente associati i packaging squadrati con la "testa piatta".

Contenitore Gable Top: da sempre associato al latte fresco, è l’imballaggio con il tetto a timpano, ovvero con la parte superiore piegata in modo tale da formare una punta!

Alcuni produttori di imballaggi in cartone hanno coniato dei nomi specifici per le confezioni brick o Gable Top di loro produzione. Quello forse più famoso è Il Brik creato da Tetra Pak, che è diventato per antonomasia sinonimo di confezione in cartone.


UN PO’ DI STORIA DEI CONTENITORI IN CARTONE


I primi brevetti di contenitori in cartone per alimenti risalgono agli inizi del secolo scorso.

Nascono principalmente per offrire un’alternativa al confezionamento in vetro per il latte, con una confezione più economica, più leggera, più pratica.

Nei loro oltre 100 anni di storia, gli imballaggi alimentari di tipo brick o Gable Top hanno cambiato forma - conica, cilindrica, a tetraedro - e tecnologie utilizzate per garantire la protezione del prodotto dagli agenti esterni - dalla cera liquida al sistema di layer accoppiati.

Le tre principali rivoluzioni nel settore sono state in particolare:

Creazione del Gable Top: brevettati nel 1915, i contenitori Gable Top offrivano il vantaggio di poter usare il timpano aperto come beccuccio. Gli imballaggi erano - e sono - creati da singoli fogli formati, riempiti e sigillati dalle macchine, rendendo l’approvvigionamento più competitivo rispetto al vetro.

Sistema poliaccoppiato: l’aggiunta alla carta di un film in materiale plastico fu il primo passo per rendere i contenitori brick impermeabili e termosaldabili. Per garantire una maggiore protezione e durata del prodotto confezionato, negli anni ‘60 si cominciò ad aggiungere uno strato di alluminio.

Confezionamento brick in asettico: l’introduzione del processo asettico - in particolare ad opera di Tetra Pak - ha aumentato notevolmente la capacità di conservazione dei prodotti, permettendo a molti produttori di internazionalizzare la loro produzione.


PROCESSI DIVERSI, PRODOTTI DIVERSI


Tra il processo di confezionamento in asettico con brick e il confezionamento in imballaggi Gable Top ci sono notevoli differenze.

Il confezionamento asettico in brick è dedicato quasi esclusivamente ai prodotti UHT a lunghissima conservazione distribuiti a temperatura ambiente.

Il processo richiede impianti di notevoli dimensioni ed è concepito per grandi volumi di produzione.

Il confezionamento in Gable Top è invece solitamente destinato ai prodotti premium freschi e ESL, sia con distribuzione nella catena del freddo che ambiente, ma grazie alle sue particolarità è stato scelto come confezione innovativa anche per molti altri alimenti:

Il processo di riempimento avviene attraverso una macchina confezionatrice con produttività media - da 2 milioni a 10 milioni di confezioni/anno.

Le confezioni sono create da cartoni preformati, fattore che permette di gestire con la stessa riempitrice formati diversi: es. 250 ml, 500 ml, 1 litro o per il mercato americano mezza pinta, pinta e quarto di gallone.

Speriamo con questo articolo di aver chiarito qualche dubbio per chi si avvicina per la prima volta al confezionamento in brick o Gable Top!